Ognuno di noi adora fare ciò che ama, ci rende la giornata un po’ meno buia. Ed io, con questo piccolo racconto, vi mostro la mia passione

di Giorgia Cucchiarelli

Spesso quando ballo, mi chiedono se mai mi vergognerei a farlo su un palco, davanti a più di cinquecento persone. Ma io do sempre la stessa risposta, ovvero che non do mai conto delle persone che ci sono, ma del fatto che, di sicuro, io sono su quel palco, per fare ciò che amo di più. Per ballare. Per condividere la mia felicità con tutti. Per dimostrare che la danza non è solo un movimento corporeo, ma può essere molto di più

Certe volte la gente non capisce quanto sia difficile ballare, fino a quando non lo prova sulla propria pelle. Una persona a me molto cara mi ha insegnato che nella danza non c’è nulla di impossibile, né di difficile. Si tratta solo di allenamento, forza di volontà, ma soprattutto passione

Ogni ballerino è diverso dall’altro, ma alla fine, siamo uguali. Perché facciamo una cosa che amiamo. Ballare unisce tutti noi. Noi ballerini siamo tenaci, niente ci ferma. Possiamo essere di diversi paesi, parlare lingue differenti, praticare stili completamente sconosciuti agli altri, ma noi siamo e restiamo uniti da questa piccola e potente passione

Le persone vedono la danza, così come si presenta, così come i ballerini la presentano. Anche nel più piccolo salto, noi ci mettiamo impegno. Molte volte la danza è la salvezza dai nostri problemi, dalla nostra vita. Ci porta in un altro mondo, che grazie alla musica che l’accompagna, ci dà un qualcosa, che certe volte, può sembrare impossibile da descrivere, per quanto possa sembrare reale, ma surreale allo stesso tempo

Noi ballerini portiamo sempre la danza con noi, vive in ognuno di noi, brucia come una fiamma che non si spegne mai, sboccia come un fiore. La danza è un dono molto particolare, difficile da trovare, ma è qualcosa di magnifico. Tutti impariamo qualcosa da lei, come volteggiare nell’aria, mai arrendersi e rialzarsi sempre

Non esistono regole. Esiste solo la libertà, il mondo che gira, la visione sottosopra di ogni cosa. Questa è la danza

(l’immagine d’apertura rappresenta la ballerina canadese Briar Nolet. Ho voluto scegliere lei, proprio perché è una ballerina fenomenale, e l’ammiro molto)