In questa intervista esclusiva la grande scrittrice ci parla del momento storico che stiamo vivendo e delle sue premonizioni al riguardo

di Gaia Filippone

 

Buongiorno, è passato molto tempo dall’ultima volta che si ebbero sue notizie. Sono trascorsi circa dieci anni da quando l’Alieno, come era solita definire il suo male, l’ha portata via. Come sta?

Salve, mi compiaccio del suo interesse al riguardo. Bah, guardi posso rasserenarla, qui mi trovo bene, e – seppur mia sorella mi manchi – ho la compagnia di molti personaggi che mi furono cari in vita. Primi tra questi mio padre e Alekos Panagulis… Chi lo direbbe, sono passati dieci anni da quando liberai il mondo dalla mia scomoda presenza…

Perché dice così?

Andiamo! Sono in molti a parlare della Fallaci come una razzista, o peggio ancora una fascista, cosa che ho più volte smentito nei miei libri. Chi andava a rischiare la propria vita a quattordici anni per consegnare le munizioni all’esercito italiano durante l’occupazione dei nazisti a Firenze? Sicuramente non loro.

Sul “razzista” invece, come risponde?

Rispondo semplicemente riportando quella che a mio parere rappresenta la definizione di razzismo, ovvero “concezione fondata sul presupposto che esistano razze umane biologicamente e storicamente superiori ad altre razze. È alla base di una prassi politica volta, con discriminazioni e persecuzioni, a garantire la purezza e il predominio della razza superiore”. Non vedo nessuna discriminazione o persecuzione per “garantire la purezza e il predominio della razza superiore nei miei scritti o nel mio comportamento terreno.

Tuttavia non crede che il suo essere idealmente contro una religione e contro gli Stati che la manifestano possa suscitare certi pensieri?

No. Il mio essere radicalmente contro l’Islam, gli islamici ed i musulmani, non può portare alla conclusione “la Fallaci è fascista.” Il mio pensiero è il frutto di anni di storia, i miei scritti anche. E tuttavia vengono spesso ripresi al giorno d’oggi, come mai?

Forse perchè i temi che tratta nei suoi libri sono ancora attuali?

Sicuramente.

A questo proposito vorrei porle una domanda precisa: ora che in Europa si parla di guerra contro il terrorismo, è probabile che lei stia invocando tutti i santi per non averla fatta vivere tanto a lungo da poter testimoniare questo momento storico. O meglio, è probabile che lei stia dirigendo tutta la sua colpa verso l’Alieno, dato che era solita definirsi una “atea cristiana”. Per questo mi permetta di chiederle, qual è il suo pensiero riguardo a ciò che sta succedendo quaggiù?

Guardi, se da una parte trovarmi qui in questo momento mi conforta per non dover assistere al graduale sgretolamento di quell’insieme di stati conosciuti come Unione Europea – che, diciamocela tutta, ormai di unito è rimasto ben poco avendo perso i loro principii e i loro valori fondamentali – dall’altra sono terribilmente adirata. Ne avrei ricavate così tante, di soddisfazioni, in questo periodo sulla terra.

Parla di perdita di principii e valori, non crede quindi che aver sospeso la convenzione di Schengen in più di cinque paesi dell’Unione Europea sia sbagliato? E che difenderne i principii rappresenti un dovere morale per tutti? Non crede che aver sospeso la libera circolazione di persone all’interno degli Stati membri rappresenti una prima rottura dei valori fondanti dell’Unione?

No, non credo che sospendere la convenzione sia stata un’azione sbagliata. Anzi, mi complimento con gli Stati che lo hanno fatto e che finalmente hanno compreso la necessità di lasciare fuori il Nemico.