Ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 50.000 cani e 80.000 gatti, specialmente nel periodo estivo. Ma perché? E cosa si può fare?

di Arietta Giustini, Mara Giustini e Gaia Pallotta

Nel corso degli ultimi anni il numero degli animali abbandonati è cresciuto notevolmente, in particolare nelle regioni dell’Italia centro-meridionale e nelle isole.

I luoghi in cui cani e gatti vengono abbandonati sono soprattutto i centri cittadini, davanti ai canili e nei cassonetti, mentre il numero dei cani vaganti nelle autostrade è diminuito. Ma quali sono le ragioni che portano i padroni ad abbandonare i propri amici a quattro zampe?

I motivi sono tanti e spesso incomprensibili. Tra questi ci sono il costo elevato per le cure, l’età avanzata dell’animale, viaggi, la nascita di un bambino, a causa di un trasloco o di una cucciolata di meticci che non possono essere venduti. In altri casi invece si tratta di persone anziane che arrivate ad una certa età non possono più permettersi di mantenerli.

Qualunque sia il motivo, l’abbandono del proprio animale resta un atto crudele e disumano ed è considerato reato secondo l’articolo 727 del codice penale che prevede il pagamento di un’ammenda dai 1000 ai 10000 euro o di un arresto fino ad un anno. Questa legge è valida anche nel caso in cui l’animale venga tenuto in condizioni incompatibili con la propria natura e produttive di gravi sofferenze. Inoltre l’abbandono ha delle ripercussioni economiche (infatti la permanenza degli animali nei canili è garantita dallo Stato) e può essere pericoloso anche per gli uomini, soprattutto in prossimità delle autostrade.

Cosa possiamo fare nel caso in cui si avvistasse un animale abbandonato ?

Per prima cosa bisogna capire se si tratta di un animale randagio di cui si prende cura il vicinato, che non ha medagliette, che si comporta in modo tranquillo e non ha l’aria di essere disorientato oppure se si è di fronte ad un animale malnutrito, spaventato e spaesato. In quest’ultimo caso potrebbe trattarsi di un animale che è stato abbandonato o che si è perso.

Se dovesse succedere ciò, la cosa migliore da fare è chiamare immediatamente la polizia municipale del comune nel quale ci si trova per chiedere un intervento. Nel caso in cui l’animale sia munito di medaglietta o microchip sarà più facile risalire al padrone.

Qualora si assistesse direttamente a un abbandono bisogna essere a conoscenza del fatto che questo è un atto penale e bisogna essere pronti a filmare o a fotografare la persona, la targa del veicolo o il luogo in cui accade e sporgere denuncia alle autorità e all’Enpa, ente nazionale protezione animale.

Infine se l’animale fosse ferito a causa di un incidente stradale c’è l’obbligo, secondo il nuovo codice della strada, di prestare subito soccorso all’animale e se colui che ha provocato l’incidente non si fermasse bisogna chiamare subito la forza pubblica in modo tale che l’investitore sia rintracciato.

Fortunatamente ci sono delle associazioni che si occupano di difendere la dignità degli animali e organizzare eventi per sensibilizzare le persone su questo argomento. Il 10 dicembre scorso, ad esempio, si  è celebrata la giornata internazionale per i diritti degli animali nella quale si ricorda che anche gli animali meritano di essere trattati con umanità e rispetto come noi esseri umani.