In occasione delle celebrazioni per la Giornata Mondiale, la classe 2° I di Scienze umane ha intervistato i rappresentanti delle associazioni che da anni si occupano di questi temi

di Noemi Scaramuzzino, Angelica Scarpa e Martina Campardo  

Nel quadro delle iniziative per il trentennale della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (20 novembre) lunedì 23 novembre si è svolta, nell’Aula Magna del nostro istituto, una conferenza riguardante i diritti del fanciullo

Al termine dell’incontro, durante ila qual sono stati elencati e spiegati i vari diritti, c’è stato un dibattito in cui gli alunni hanno esposto le loro opinioni ai rappresentanti delle organizzazioni anti-violenza e quest’ultimo ha coinvolto tutte le classi presenti con domande e argomenti interessanti

Noi alunne della classe 2° I di Scienze umane abbiamo realizzato questa intervista, ponendo le nostre domande a Juan Josè Malangrini, Daniele Taurino e Vincenzo Taurino, che rappresentavano in quest’occasione la Biblioteca per la Non violenza e e l’associazione Io Noi, in collaborazione con Amnesty International (l’intervista è disponibile in podcast anche sul sito di Leo Web Radio)

Un bambino può essere allontanato dalla famiglia se i suoi genitori lo maltrattano?

“Il bambino viene allontanato nel caso in cui ci sono azioni verificate di violenza, che possono essere psicologiche o fisiche, o anche solo di assistenza alla violenza. In questo caso le istituzioni devono intervenire, mettendo in atto delle procedure di assistenza sociale e decidere caso per caso, perché non c’è una regola universale”

In quali altre circostanze un bambino deve essere allontanato dalla famiglia?
“L’allontanamento di un bambino viene ordinato dal tribunale e avviene in gravi condizioni che violano i suoi diritti; infatti si cerca sempre di agire nell’interesse preminente del bambino e di rispettare tutti i suoi diritti, tranne quello di vivere nella sua famiglia biologica”

Ancora oggi nel mondo ci sono bambini che non hanno diritto a un nome sin dalla nascita? Se sì, dove?
“Sì, ci sono! E dipende dal contesto in cui si nasce. Il caso più diffuso è quando i bambini non hanno nome poiché non sono riconosciuti come cittadini dello Stato, quindi sono considerati clandestini”

Se un fanciullo in Italia non ha la possibilità di conseguire un titolo di studio per problemi economici, viene aiutato? Se sì, in che modo?
“Secondo la legge viene aiutato, però in Italia – essendoci scarse risorse economiche – l’istruzione viene vista come un costo, e non come un investimento. Secondo i diritti del fanciullo, e anche la Costituzione italiana, il diritto all’istruzione deve essere permanente e garantito”

A concludere, le parole della Preside del nostro Istituto: “il Leonardo da Vinci da sempre pone la massima attenzione sui diritti delle persone. Questo evento vuole essere un momento di riflessione e di approfondimento sul tema dei diritti dei più giovani che va al di là dell’aspetto celebrativo. Per questo motivo abbiamo scelto di far incontrare i nostri studenti con le associazioni che da anni si occupano di questi temi”