Questo l’allarme-clima lanciato dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, che non ha esitato a definire il futuro del pianeta come “un olocausto a fuoco lento”

di Ludovica Celletti e Luca Sfrecola

Da qualche anno a questa parte, il riscaldamento globale è diventato argomento di grande attenzione per tutti noi, anche perché i suoi effetti stanno diventando sempre più devastanti. Negli anni a venire, purtroppo, non potremo che assistere ad un peggioramento progressivo della situazione

Tra gli effetti provocati dal “global warming” ci sono la fusione dei ghiacci artici, con un conseguente innalzamento del livello di mari ed oceani, la desertificazione di aree oggi fertili e verdeggianti, l’accentuazione delle migrazioni umane e non verso luoghi più favorevoli al sostentamento, portando in tal modo a uno spopolamento di molte zone del nostro pianeta

Detto ciò, stando a quanto afferma Walter Ricciardi, presidente dell’ISS, la Terra è in grave pericolo e ci restano solamente 20 anni per salvarla da questo nefasto destino. Le dichiarazioni, rilasciate durante il Simposio Internazionale Health and Climate Change tenutosi a Roma, parlano chiaro: “tra due generazioni sarà troppo tardi. Effetti devastanti sulla salute. Si tratta, in un certo senso, di un olocausto a fuoco lento”

Il tempo stringe, e va usato per invertire la rotta, prevenendo così un gran numero di morti. Non a caso “già oggi le morti in Europa legate ai cambiamenti climatici sono migliaia l’anno, ma saranno milioni nel prossimo futuro se non si agisce subito”, perciò meglio tardi che mai

“I cambiamenti climatici sono la vera minaccia globale di questo secolo e attraversano tutta la condizione umana e ambientale – dichiara Ricciardi – dalle ondate di calore, all’approvvigionamento idrico fino a quello alimentare e allo smaltimento dei rifiuti. La qualità della nostra vita, la nostra salute e la nostra stessa sopravvivenza sono quindi messe a rischio dai cambiamenti climatici prodotti dall’inquinamento”

A margine della Conferenza Internazionale sul clima Cop24 in Polonia, il presidente dell’Istituto di Sanità ricorda come “si corra il serio pericolo che i nostri nipoti non possano più stare all’aria aperta per gran parte dell’anno a causa dell’aumento delle temperature”

“Finora è stato sottovalutato l’impatto che i cambiamenti climatici hanno sulla salute” afferma, a sua volta, il direttore dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’OMS, Christopher Wild. “L’esposizione ai fattori di rischio – chiosa – sarà infatti influenzata dai cambiamenti climatici e sta aumentando a partire dalla presenza di aria inquinata fino ad arrivare agli agenti infettivi e alle radiazioni solari”

In conclusione, quello dei cambiamenti climatici, è un argomento che ci dovrebbe toccare particolarmente e farci prendere coscienza di quanto il nostro pianeta sia malato e in grave pericolo, e abbia bisogno degli esseri umani per guarire da una malattia che ha già iniziato a causare non pochi danni. Saremo in grado, tutti noi, di salvarlo?