A Roma una mostra d’arte davvero speciale, tutta incentrata sui famosi “mattoncini”

di Silvia Orani

 

Sembra un eufemismo, ma è proprio vero, il detto “Nella vita ci vuole fantasia”. Questo è il caso di Nathan Sawaya, un uomo d’affari che, stanco del proprio lavoro d’avvocato, si reinventa una vita e diventa famoso grazie a tanti piccoli mattoncini Lego.

Dopo aver riscosso un grande successo in America, Nathan Sawaya porta i suoi modelli d’arte innovativa per la prima volta nella capitale italiana.

Sawaya si spinge dove mai nessuno, prima di lui, aveva osato, riproponendo capolavori d’arte che sono passati alla storia, dandogli quel tocco in più che solo il mix giusto di fantasia e mattoncini Lego possono dare.

“The Art of the Brick” è una mostra d’arte che attrae un pubblico molto ampio che va dai più piccoli fino agli adulti, creando un atmosfera a dir poco magica. L’intento dell’artista è quello di lavorare divertendosi e in modo particolare riesce a trasmettere questo divertimento allo spettatore. Ognuno di noi è in grado di creare, e creare significa fare arte. Tutto può essere arte, non ci sono regole. Possiamo utilizzare tutto ciò che abbiamo intorno a noi. I mattoncini Lego sono solo una delle tante alternative.

Che l’arte sia un dipinto rupestre, un affresco o una scultura in Lego deve comunque riflettere le emozioni che l’artista vive, che siano positive onegative, basta che facciano sentire vivo lo spettatore e suscitino in lui emozioni.

Come dice Nathan Sawaya “utilizzo i Lego nella mia arte perché il giocattolo è accessibile. È improbabile che a casa abbiate una lastra di marmo o una forno per la ceramica, ma scommetto che avete dei mattoncini Lego”