La nostra vita frenetica lascia ben poco tempo da dedicare ai fornelli. Siamo così spesso costretti a ripiegare sui “nemici della cucina”: i piatti già pronti che catturano la nostra attenzione nei banchi dei surgelati

di Valentina Panetta

La donna moderna, lo sappiamo, è una donna che si divide tra i mille impegni della vita quotidiana. Verso la completa emancipazione, cerca la propria realizzazione e il proprio successo nella vita lavorativa.

Ma se da una parte essa va a delinearsi un nuovo ruolo nella società, dall’altra sembra quasi rompere con fatica il legame che la unisce con il suo ruolo passato. Al desiderio di emancipazione si unisce infatti la volontà di eguagliare il modello di donna fornitogli dalla sua stessa madre.

Una madre, appunto, la cui realizzazione sociale consisteva nell’ occuparsi della famiglia. Una donna in grado di dedicare tempo a crescere e sfamare i propri figli, per la quale quella della cucina era un’arte indispensabile alla perfetta donna di casa.

Ebbene il mondo dell’ industria alimentare del surgelato sembra aver provveduto al meglio all’ inconciliabilità tra lavoro e fornelli.

Sempre più frequentemente piatti confezionati già pronti invadono le nostre case, i cui sapori e profumi vengono come immobilizzati temporaneamente dal congelamento delle case produttrici

Le nonne di vecchia generazione rabbrividiscono (e di certo non per il freddo) di fronte a un accattivante e multicolore zuppa “già pronta da gustare”. Ma come? Già pronta?

Il brivido poi è certo accompagnato a una poco velata espressione di ribrezzo quando tali prodotti demoniaci profanano il tempio della cucina. Eppure questi sembrano riscuotere successo tra le generazioni più recenti. Una soluzione rapida e pratica in fondo.

E dunque la donna moderna, per accettare meno amaramente di non poter dedicare lo stesso tempo di sua madre a preparare da mangiare ai propri piccoli, si lascia coccolare dagli slogan del reparto surgelati. Slogan di minestroni, risotti e zuppe già pronte che inneggiano alla tradizione e che non sembrano fare della mancanza di tempo un ostacolo alla cucina.

Ma saranno in grado delle pietanze già pronte di eguagliare i piatti fatti in casa di un tempo?

Saranno poi conditi con la stessa dedizione, lo stesso calore e lo stesso amore che impiega in cucina una nonna degna di tale nome? Amore, calore e dedizione, ecco gli ingredienti che riempivano le dispense di una volta e che disertano ormai le nostre tavole…