Un incontro davvero speciale quello che si è tenuto nel nostro Istituto il 19 ottobre, con un simbolo della lotta per i diritti umani

di Marco Guercini

 

Il giorno 19 ottobre Vera Vigevani, nipote di un ebreo deportato ad Auschwitz, madre della desaparecida Franca Jarach e simbolo di memoria “partigiana” (come lei stessa ha voluto definirla per sottolineare il concetto di partecipazione attiva a quest’ultima) degli anni della dittatura in Argentina ha tenuto una conferenza nell’Aula Magna del nostro istituto, da sempre impegnato nel campo dei diritti umani.
Al suo fianco in quest’opera di testimonianza erano presenti la nostra Preside, l’ex prigioniero politico Walter Calamita, la docente universitaria ed ex professoressa del IIS Leonardo da Vinci Susanna Nanni e infine il giornalista e scrittore Federico Tulli.
Il tema centrale dell’incontro sono stati ovviamente i ricordi di Vera, i suoi racconti e le sue riflessioni. Come lei stessa ha però precisato piú volte, è fondamentale continuare a parlare dei fatti avvenuti per prevenire situazioni future ed assumere una maggiore consapevolezza delle crisi odierne.

Non sono infatti mancati riferimenti a ció che sta accadendo nel bacino del Mediterraneo, dove ogni giorno centinaia di migranti sperimentano purtroppo gli effetti di un piano Condor che ancora oggi sembra sopravvivere, seppur grazie a differenti carnefici.
L’obiettivo della visita della signora Vigevani è stato appunto quello di sollecitare gli alunni a rinforzare la loro coscienza, che deve essere focalizzata sull’immanente ma costruita a partire dagli esempi che la Storia, anche la piú recente, ci mette a disposizione. Oltre alla testimonianza  di una vita ricca di battaglie e sofferenze, Vera Vigevani ha portato con sé un messaggio di positività e speranza rivolto al futuro,del quale saranno protagonisti i ragazzi che con piacere l’hanno ascoltata e che le hanno fatto molte domande, felici di poter cogliere spunti sui quali poi riflettere in maniera autonoma