Il motocross è uno sport poco conosciuto e poco pubblicizzato, ma per gli amanti dei motori è una delle migliori discipline. Ve lo dice chi vi scrive, che sin da piccolo ha avuto il motocross nel sangue…

di Alessio Cancellara

 

Antonio Cairoli, nato il 23 settembre 1985 a Patti in Sicilia, il 10 settembre 2017 si è laureato per la 9° volta campione mondiale di motocross. Lui che ogni anno ci strega con le sue mitiche partenze, è tornato al successo dopo 3 anni di “inattività”, portandosi al comando sin dall’ inizio del campionato e ha deciso per quest’anno di affidarsi ad una moto più potente rispetto alla sua solita 350 , la KTM 450 SX-F (con una cilindrata maggiore)

È stato autore di una stagione impeccabile: nella gara olandese di Assen, quella in cui si è laureato campione del mondo, gli sarebbe bastato arrivare 16°, ma senza esitazioni si è portato a casa un secondo posto e il 9° titolo mondiale

Nei giorni successivi alla sua vittoria ha deciso di tornare alle origini, a Patti, dove svolgere una piccola gara per festeggiare con il suo paese e i suoi abitanti. Il campione si fa amare dai suoi tifosi, è una persona molto aperta e disponibile: io stesso l’ho incontrato più di una volta, pensate, anche al supermercato.

A livello mondiale il motocross è poco pubblicizzato e non ha una importanza di rilievo, ma per gli amanti dei motori è una delle migliori dimostrazioni di disciplina motoristica. In Italia è uno sport che ha una certa importanza e se vediamo soprattutto i campionati regionali, possiamo notare un’affluenza particolare di piloti che non si nota in tutte le nazioni. Questo accade perché il motocross (a differenza delle moto velocità come la MotoGP), permette di divertirsi ad un costo molto minore rispetto agli altri tipi di sport motoristici. Basti confrontare il costo di entrata per la pista: velocità 150/200€, motocross 15/20€.

La mia esperienza personale in questo sport è nata moltissimo tempo fa e continua tutt’oggi, mi è stata trasmessa da mio padre Federico, il quale da piccolo ne viveva. L’anno scorso mi è stata regalata una KTM 85cc Cross del 2016; con “Cross” si intende un tipo di moto – la motocross – che si può usare solo in pista perché non è munita dei requisiti minimi per essere guidata su strada (targa, fari…) .

Purtroppo la maggior parte delle persone, considera tutti gli sport motoristici pericolosi, forse più di quanto in realtà sono. In particolare il motocross è uno sport che essendo spesso svolto in mezzo alla natura, è considerato ancor più pericoloso degli altri. Soggettivamente, penso però che i rischi di questo sport siano ripagati non solo dall’adrenalina che si sente provando una moto, ma dalle molteplici soddisfazioni che ti può dare la guida in pista, partendo dagli sviluppi del proprio fisico, conseguenza inevitabile di questo sport.

Roma è un tempio di questo sport: i campioni vivono qui, la pista più famosa d’Italia si trova a Malagrotta, il team del campione ha sede a Roma. Possiamo affermare quindi, che anche in questo sport l’Italia è una nazione in vetta