Androidi che hanno comportamenti umani finora li abbiamo solo immaginati. Ma se adesso prendessero davvero sembianze e atteggiamenti simili agli uomini?

di Eleonora Dell’Omo

Le tv cinesi danno il benvenuto ai robot-conduttori/giornalisti interamente digitali ideati e creati dall’agenzia Xinhua, con la collaborazione del motore di ricerca Sogou. L’idea di questo progetto/collaborazione fu già stata svelata nella quinta edizione del World Internet Conference of Wuzhen (2018), il più grande evento annuale nel campo delle tecnologie in Cina

L’agenzia Xinhua già utilizza oggigiorno dei robot per la stesura di news online, ma pur sempre sotto la supervisione umana; i responsabili del motore di ricerca Sogou, però, seppur non utilizzando ancora robot sotto la loro supervisione, pensano addirittura che questi “assistenti virtuali” possano andare oltre all’ambito giornalistico-televisivo, approdando anche in settori di servizi alla clientela, come l’insegnamento e la medicina

Il suo nome è English A.I. Anchor ed ha sembianze di un vero giornalista cinese, di nome Zhang Zhao. Esso si esprime in lingua inglese ed ha le fattezze vere e proprie del reporter. Infatti, attraverso la combinazione di una fedele ricostruzione in 3D, un sintetizzatore vocale e dei macchinari in grado di emulare realisticamente le espressioni facciali e le gestualità umane, come ad esempio dai movimenti delle labbra o delle palpebre, oltre che alla mimica facciale, le due agenzie hanno avuto come risultato questo androide che, oramai, ha fatto il giro del mondo

Il nostro giornalista-robot si presenta come instancabile, è in grado di fornire news 24 su 24, 7 giorni su 7, ma ha bisogno di una fornitura continua di testi per poter continuare ad operare costantemente. L’introduzione di questi conduttori-robot in Cina, paese nel quale le informazioni sono pesantemente censurate, può rappresentare un bene. Infatti, questi robot non corrono il rischio di commettere errori nel raccontare o riportare una notizia sbagliata o ciò che non dovrebbero

Nonostante questi robot sembrino instancabili, essi hanno un limite. Infatti, senza l’aiuto di giornalisti veri e propri, che forniscono loro gli articoli su cui lavorarci sopra, i robot non potrebbero “lavorare”. E con la realizzazione di questi robot-giornalisti, essi possono consentire e contribuire un abbattimento dei costi del lavoro e un aumento della produttività

La collaborazione tra Xinhua e Sogou ha dato i suoi frutti nel creare una figura che fosse più umana possibile e realistica, soprattutto a prima vista, poiché vi sono ancora delle imperfezioni nella voce, ancora troppo metallica per essere credibile e priva di intonazioni. Naturalmente, la tecnologia verrà sempre di più perfezionata per far sì che il confine tra realtà e fantascienza venga sempre meno

Naturalmente, sui social media cinesi sono scoppiate moltissime critiche. Qualcuno ha espresso spavento nel vederlo, altri hanno manifestato un certo disagio riferendosi all’intonazione della voce, ancora troppo artificiale e senza sfumature. Molti altri, invece, si domandano se l’introduzione di questi giornalisti-robot possa essere un pericolo per noi umani

Ma, oramai, l’evoluzione tecnologica sta facendo moltissimi progressi e non può essere fermata. Forse tra una quindicina d’anni o più ci abitueremo a giornalisti-androidi che ci racconteranno le vicende della giornata e probabilmente senza che nessuno sia dietro a dar loro informazioni sui fatti successi