Cannabis ed LSD sono tra le sostanze allucinogene più frequenti: la loro pericolosità dipende da molti fattori, ma i rischi sono evidenti

di Tiziano Del Mastro e Leonardo Sequi

Molti ragazzi, durante l’adolescenza, si avvicinano al mondo della droga per diverse cause quali ridurre lo stress, divertimento, rilassamento, sentirsi partecipe di un gruppo e sentirsi adulti. La maggior parte di loro, però, non è a conoscenza delle drastiche conseguenze dell’uso smisurato di sostanze stupefacenti e dell’esserne quindi dipendenti

Esistono due tipologie di dipendenza: dipendenza fisica e dipendenza psicologica. La dipendenza fisica si ha quando l’organismo diventa dipendente dalla sostanza e un individuo necessita di una dose maggiore per ottenere gli stessi effetti, dato che aumenta la sua soglia di tolleranza alla sostanza

La dipendenza psicologica si ha quando l’individuo non riesce a fare a meno della sostanza ed il suo unico desiderio nella vita è quello di colmare questa necessità

Ad oggi le diverse sostanze sono classificate in base ai loro effetti e conosciamo le sostanze allucinogene o psichedeliche, quelle deprimenti e quelle eccitanti

Per quanto riguarda le sostanze allucinogene la più utilizzata è la cannabis, e una tra le più pericolose è l’LSD. La cannabis è una pianta originaria dell’Asia che presenta svariate possibilità di utilizzo: ricreativo, rituale, industriale e terapeutico

Il principio attivo della cannabis è il delta-9-THC che determina gran parte dei suoi effetti psico-attivi. Il suo contenuto può variare a seconda della specie e delle condizioni di crescita della pianta: le parti più ricche di THC sono le sommità fiorite e le meno ricche sono le foglie

La cannabis può essere fumata pura o mischiata con il tabacco, oppure ingerita. Gli effetti della cannabis variano in base alla concentrazione di principio attivo, alla modalità di assunzione e dal proprio stato d’animo. Essa procura un senso di benessere e rilassamento, euforia, sensazione di aumento dell’immaginazione, intensificazione delle percezioni sensoriale. A livello fisico la cannabis si manifesta con occhi rossi e lucidi, bocca secca, aumento dello stimolo della fame, diminuzione della pressione sanguigna, riflessi rallentati, ansia e paranoie

La cannabis può intensificare gli stati d’animo del momento: se si è agitati o depressi queste sensazioni possono aumentare. Tra i rischi che possono verificarsi assumendo una quantità eccessiva di questa sostanza vi è il cosiddetto “collasso”

L’LSD è uno psichedelico semisintetico derivato dalla segale cornuta, sintetizzato per la prima volta nel 1938. All’inizio si volevano cercare gli alcaloidi presenti in questo cereale nel tentativo di ricavare sostanze utilizzabili come farmaci, ma le proprietà allucinogene vennero riconosciute solo nel 1943

Questa sostanza viene di norma assunta per via orale ed agisce sul sistema nervoso. Gli effetti possono variare da una persona all’altra e dipendono da vari fattori ma generalmente la durata media di un “trip” è la stessa per ogni individuo e dura tra le 7 e le 10 ore

Gli effetti dipendono inoltre dal dosaggio, dal set (lo stato d’animo del soggetto che lo assume) e dal setting (l’ambiente in cui si trova). L’LSD si manifesta con nausea, brividi, pupille dilatate, attacchi di panico e psicosi, ma uno dei rischi maggiori rimane il “bad trip”