Recentemente, abbiamo intervistato le due rappresentanti d’istituto Giorgia Mattiuzzo e Sara Fontana della classe IV C linguistico. Scopriamo quali sono le loro proposte e le loro opinioni riguardo a questo travagliato anno scolastico

di Daria Efficace

Qual è la vostra opinione sulla DAD al 50% e come la state vivendo singolarmente?

Sara: La DAD al 50% non è sicuramente facile, ma dipende dai punti di vista. Molto spesso, i numerosi problemi tecnici che il più delle volte, durante il trimestre, impedivano agli alunni a distanza di seguire regolarmente le lezioni, sono stati migliorati durante il corso dell’anno, anche se a volte si ripresentano. Nonostante tutto, vivo questa modalità alternata piuttosto bene. Ovviamente è sempre un piacere ritornare in classe, poiché posso interagire direttamente con i miei compagni di classe ed i miei professori senza parlare davanti ad uno schermo, seduta ad una scrivania per ore in solitudine.

Giorgia: Devo ammettere che all’inizio ero piuttosto scettica riguardo questo nuovo modo di fare scuola, ma ora posso sicuramente dire di essermi ben adattata a questa condizione. Trovo la DAD più agevole sotto un punto di vista organizzativo, in quanto posso gestire in maniera più autonoma tutti i compiti assegnati per la settimana a casa. Tuttavia, concordo appieno con Sara per quanto concerne la scuola in presenza, sicuramente più valida della didattica virtuale ed i vari problemi riscontrati con il collegamento per gli studenti a distanza durante il trimestre.

Descrivete brevemente i punti cardine della vostra lista.

La nostra lista si è concentrata soprattutto sul cercare di mantenere l’anno il più normale possibile, nonostante la disastrosa situazione. Vorremmo mettere a disposizione un consulente scolastico, cosicché sia possibile per tutti gli studenti consultarlo per problemi inerenti alla sfera didattica ed organizzativa: riteniamo sia necessario, specialmente dato il periodo.

Un altro dei punti-chiave fra le nostre proposte riguarda la formazione per i quinti e i quarti sul sistema di voto e sul comportamento da tenere sotto elezioni per non essere colti impreparati nella gestione del diritto di voto. Inoltre, ciò che riteniamo meriti notevole importanza sono indubbiamente i percorsi di orientamento universitario, purtroppo limitati sempre a causa Covid!

Cosa vi ha spinto a voler diventare la voce degli studenti?

Sara: Sicuramente, la mia voglia di supportare e di aiutare ha giocato un ruolo importante per quanto riguarda la mia candidatura. Mettere a proprio agio ogni studente, aiutandolo nelle sue richieste e facendolo sentire parte integrante dell’ambiente scolastico che viviamo quotidianamente è ciò che mi motiva nello svolgere il mio incarico nel modo migliore possibile.

Giorgia: Personalmente parlando, ho avuto sempre una passione per la politica, stare in mezzo alla gente, ascoltare e porre rimedio ai loro bisogni. In qualità di studentessa, ho sentito il bisogno di fare qualcosa. Sono una persona molto determinata e credevo che in questo modo avrei dato più valore e forma alle mie idee. Tengo molto alla nostra scuola e agli studenti che la frequentano. Proprio per questo ho desiderato poterli rappresentare, cosi da dare loro una voce affinché possano considerarmi un punto di riferimento al quale affidarsi per qualsiasi cosa. Lo reputo anche uno stimolo per portare avanti la mia passione per la politica e ritengo questa mia carica una grande soddisfazione personale!

Secondo voi, quali sono le esigenze primarie degli studenti in questo momento?

Sara: Innanzitutto, lo studente deve sentirsi in armonia con se stesso e con la scuola, per questo è importante avere la possibilità – che da anni la nostra scuola offre – di poter parlare con la dottoressa Rospo, psicologa presente nel nostro istituto. Ma soprattutto, lo studente non deve sentirsi appesantito dalla mole di lavoro, sia a casa con i compiti, sia a scuola con verifiche e interrogazioni. Per questo cercheremo di confrontarci il più possibile con la Preside su quest’argomento. A maggior ragione, a causa delle varie chiusure di palestre, piscine, cinema ed altri luoghi di svago ed intrattenimento, l’ambiente scolastico si è convertito nell’unico luogo dove noi ragazzi possiamo incontrarci e confrontarci.

Giorgia: Purtroppo rispondere a questa domanda significa andare molto alla cieca. Come abbiamo visto nei mesi precedenti, la situazione è molto imprevedibile, non mi sento di poter dire qualcosa in relazione a ciò con assoluta sicurezza. Spero solamente in un miglioramento dello scenario in modo tale da garantire il rientro di tutti le classi in presenza, eliminando definitivamente la suddivisione in due gruppi. Sono consapevole dell’impossibilità di ciò (per ora), ma come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire.

Come state gestendo il vostro lavoro da remoto?

A entrambe piace organizzare la nostra vita in ogni minimo dettaglio. Ci troviamo a gestire molto bene il nostro lavoro da casa ed i nostri rendimenti sono molto buoni. Per non dimenticare nulla, abbiamo imparato a segnare sull’agenda tutte le verifiche, le interrogazioni e le consegne che dobbiamo rispettare durante le settimane in presenza o a distanza. Per di più, organizzare delle sessioni di studio giornaliere durante la settimana alleggerisce il carico di lavoro e aiuta a consolidare i vari argomenti e approfondirli, evitando di ridursi all’ultimo minuto in preda a una fretta che di certo non aiuta.

Pensate sia possibile organizzare un’assemblea in questo momento? Se sì, in che modo?

L’assemblea è una delle iniziative che al momento ci preme portare avanti, sicuramente sarà fatta in videoconferenza. Ci stiamo organizzando per capire come suddividere le classi al fine di svolgere un’assemblea chiara e utile a tutti, soprattutto per le classi prime, le quali hanno bisogno di essere integrate e supportate.

Aspettative per questo anno scolastico.

Siamo piuttosto ottimiste in merito al proseguimento di questo anno scolastico. Ci auguriamo che la DAD possa scomparire il più presto possibile per lasciare che noi ragazzi viviamo al meglio gli anni più belli che ci rimangono da trascorrere a scuola. Se si dovesse continuare con la didattica integrata, siamo fiduciose che ci sarà la giusta energia e collaborazione tra professori ed alunni, così da rendere il tutto meno stressante e pesante possibile. Mandiamo un in bocca al lupo a tutti gli studenti ed un augurio affinché quest’anno scolastico, malgrado la situazione, possa essere vissuto al meglio da tutti!